lunedì 5 aprile 2010

Twilight e New Moon

effrayant Eccoci a parlare ancora di cinema. E come poteva essere dopo la serata di sabato? Invito a casa di amici a vedere il secondo capitolo della saga di Twilight. Non ero molto incline a vedere il film, ma la compagnia degli amici, è la compagnia degli amici e sono andata.  Chiedo perdono alle mie amiche fan di questa saga, ma le storie di vampiri non mi sono mai piaciute molto. Non che odi i vampiri, semplicemente non mi interessano molto. I  maschietti presenti sabato però, dopo lunghe insistenze da parte delle donne, hanno deciso di sacrificarsi e trascorrere la serata in compagnia di vampiri bellocci, licantropi tartarugati e fans scatenate.  Prima della proiezione del film mi è stato fatto un breve riassunto della puntata precedente che io non ho visto: lui è un vampiro, lei no. Bene. C’ero arrivata anche io.

Inizia il film… Alla prima apparizione del bel vampiro, al rallentatore, sguardo da sotto in su e colorito da “non sono stato al mare” i ragazzi cominciano a rumoreggiare e io a ridere. La scena in cui il ragazzo licantropo, invece di tirare fuori un fazzolettino per asciugare la bella fronte di lei sanguinante, si toglie la maglietta e tampona così la ferita mostrando per caso anche il super muscolo è stata incredibile: i miei “maddaiiiiiiiii” si sono mescolati agli ululati delle licantropine in salotto e alle pernacchie dei licantropini invidiosi.  Questa maglietta non vuo proprio saperne di stare sul forzuto licantropo, che infatti scorrazza quasi sempre in jeans e basta. Sarà che tutte le volte che si trasforma ne fa a pezzi una e alla fine le ha finite tutte? Vi tralascio i vari commenti sul fatto che l’eroina si faccia scaricare due volte, di cui la seconda dall’amico, sulla sbrillucciocosità del bel vampiro (ribattezzato sempre dai licantropini invidiosi Mr Swarovsky), sul fatto che i vampiri cattivi si succhino una comitiva di turisti in visita a Volterra dopo aver scassato i maroni a tutti con il patto di segretezza etc… (P.S. ma poi come hanno rimediato? Hanno mandato una bella cartolina ai parenti delle vittime con scritto “l’Italia è così bella che non verremmo mai via” oppure “l’Italia è bella ma  ci hanno svenati”???).

Io spero, spero veramente che i vampiri cattivi non si chiamino Vulturi perchè vivono a Volterra, oppure che secondo il romanzo Volterra si chiami così perchè ci vivono i vampiri cattivi, perchè sarebbe troppo demenziale per chiunque… Ditemi di no…..

Insomma, bene o male,  film termina con la super mega stra proposta di matrimonio del vampiro che dopo essersi negato per due film, ha fatto escalamare ad una mia amica “ma che roba mostra ci devono avere questo vampiro e questo licantropo sotto i pantaloni per non toglierseli per due film di seguito??”.  Mentre i nostri licantropini si cimentavano in varie pose vampirose e nella camminata a rallentatore, una vampirina ha detto i che la trama non era logica: fosse stata in Bella avrebbe inciuciato sia col licantropo che col vampiro e così avrebbe scelto su basi, come dire, concrete, nonchè complicare un po’ la trama. Una vampirina particolarmente democratica ha ribattuto che a quel punto era meglio provarli tutti e cinque: se uno la deve fare meglio frala grossa. E comuqnue con della gente simile, meglio non offendere nessuno.  A questo punto  attendiamo con impazienza il terzo film della serie per andare a vederlo tutti insieme, ma non so se sarà una buona idea. Perchè se andrà come sabato i fans scatenati ci cacceranno fuori dal cinema prima dell’intervallo…

P.S. Lo so che adesso Carlottina e Beatrice sono arrabbiatissime con me! Ma in realtà il film mi è piaciuto moltissimo: era un sacco che non ridevo così!!!

 

giovedì 1 aprile 2010

Pulce sboccata

Per una volta non parliamo di ricamo…. Parliamo del film in costume che hanno dato ieri sera: L’altra donna del re. In breve il film racconta la storia di Anna Bolena vista con gli occhi della sorella Mary, dall’incontro con Enrico VIII fino alla tragica fine sotto la mannaia del boia. I film storici mi sono sempre piaciuti, e questo è magnifico per costumi, ambientazioni e brave attrici e si finisce lì…

Si comincia dal titolo: l’altra donna del re????  Quale delle tante? Ci presentate Enrico VIII come un bamboccione erotomane, perennemente allupato, i vari mariti, zii, fidanzati, cornuti e contenti, e allora intitolatelo le altre donne del re… Quelle stragnocche delle donne del re, le corna di Caterina d’Aragona, e via così… Ma l’altra donna del re vuol dire prendere la parte per il tutto, ehmmm…

E la sceneggiatura?? Beh la posso riassumere con un detto popolare, senza perderci nulla: tira più un pelo di topa che una coppia di buoi.

Ramen.