domenica 22 febbraio 2009

L’ammiratore inopportuno

b2f575ae  La mattina, con questo freddo, è piuttosto dura alzarsi alle 6 e mezza, e meno male che da qualche giorno c’è un filo di luce, perchè alzarsi col buio, diciamoci la verità è proprio triste…  Se poi si deve anche aspettare il treno su una banchina fredda e umida, non è che l’umore migliori. Una volta sul treno, se ho molto da studiare per il giorno dopo, tiro fuori il fascicolo e comincio a leggere, se invece non è così, il che capita piuttosto di rado, mi leggo un bel libro o semplicemente guardo fuori dal finestrino, cercando magari, di sonnecchiare. Ora: a voi riuscirebbe fare queste cose con qualcuno che vi guarda di sottecchi per 45 minuti??? Mi spiego meglio: in fondo al binario, dove vado per cercare di salire su una carrozza un po’meno affollata, ormai fra pendolari, almeno di vista, ci si conosce tutti. Fra una faccia verde e una giallina, qualche differenza c’è e alla fine siamo un bel gruppo di persone infreddolite e assonnate, che si danno appuntamento tutte le mattine nello stesso posto. E non ci si stupisce se in definitiva, ci si mette tutti più o meno negli stessi posti sul treno. Ora, è da quando sono finite le vacanze di Natale, che tutti i santi giorni c’è un ragazzo che si siede vicino a me, e facendo finta di leggere lo stesso libro, sbircia.  Che ci sarà di male, direte voi. Dovresti essere lusingata, diranno magari altri maschietti. A me pareva una cosa curiosa la prima settimana, strana la seconda e ora mi girano proprio le pelotas. Insomma, cercare di evitare lo sguardo di qualcuno, sapere che viene notato: cosa leggi, dove guardi, se ti dai il lucido per le labbra, se ti soffi il naso o qualsiasi cosa si fa normalmente in treno fa girare veramente le scatole. Se voleva attaccare discorso, di tempo ne ha avuto, e io potevo tranquillamente silurarlo, ma così la faccenda è un pochino inquietante… Così questa settimana ho cambiato punto della banchina, e grazie al Cielo il tipo, dopo la prima volta che mi ha seguito ed è stato fulminato da una mia occhiataccia, non ha fatto altrettanto…. Meno male! Non vi dico quanto sono più rilassata quando scendo dal treno. Insomma certe cose, sembrano fesserie ma poi ti accorgi che contano. E adesso forse, mi riesce di portarmi anche un po’di ricamo sul treno… Perchè avrei avuto la tentazione di strozzare l’ammiratore muto con un bel filato tinto a mano!!!

P.S. E ora è inutile che cerchiate di raccontarmi la favoletta romantica del povero ragazzo tenero o magari della vittima innocente: io per i maniaci ho un fiuto che neanche il commissario Rex… Capito???

Aloha sfuggenti!!!!

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